venerdì 20 febbraio 2009

manu chao

la cultura e i costumi si evincono anche da un concerto:
ieri sera sono andata al concerto di manu chao alla `fundicao progresso` a lapa, migliaia di giovani tutti belli, tutti a torso nudo, tutti naturalmente fisicati dallo sport, tutti con birra in mano e una nube di ´macogna´ che neanche a san siro nell´80 per bob marley! eppure sprizzavano salute e gioia di vivere, come dire: mens sana in corpore sano! gli dei abitano a rio de janeiro!

la convocazione era alle ventidue, inizio a mezzanotte con ´danca babylon´, termine alle tre e mezza, con lui che si batteva il microfono sul petto al ritmo del cuore ed ovazione del pubblico a ritmo!

al rientro sono stata piacevomente sorpresa dal mezzo collettivo che non si e´risparmiato alcun semaforo rosso, e sono rimasta piacevolmente stupita dai campi di calcio nel quartiere di flamengo, illuminati a giorno con tanto di squadre in delirio agonistico come se fossero le quattro del pomeriggio e non del mattino :-)

lunedì 16 febbraio 2009

riflessione notturna

premessa: il mio obiettivo del 2008 era sconfiggere le doppie punte con il capello in crescita e diventare piu´buona, fallito subito dopo averlo concepito, mentre il primo centrato con successo. Pertanto per il 2009 ho voluto riproporre il sacro e il profano, prefiggendomi di avere un bumbum da brasiliana e salvare i bambini della favela, cosi´ambiziosi entrambi da rischiare di riproporli per il 2010...

salvare i bambini della favela fa parte dei sogni da bambina, tra i tanti mestieri che si sono alternati alla domanda cosa vuoi fare da grande: una delle improbabili risposte era `la missionaria`- ovviamente laica - crescendo, viaggiando, ho continuato a nutrire un sano senso d´ingiustizia nel vedere la disparita´tra i piu´abbienti e i meserabili...ho trovato mie testimonianze in anni diversi, a diversi destinatari, in cui confidavo di cercare un´esperienza nella solidarieta´, preferibilmente in brasile, meglio se rio, la citta´che nel 1994 mi colpi´al cuore e mai nessun altro luogo mi restitui´le stesse emozioni.

poi e´arrivato il 2004 con la mail di un´amica che parlava di biba (barbara olivi - www.ilsorrisodeimieibimbi.it) e un articolo di beppe severgnini (http://www.onestipiaceri.com/archives/000136.html).
era febbraio, ad aprile ero qui per tre settimane, quando sono partita pioveva, mi hanno detto che il cielo stava piangendo perche´andavo via...anch´io piangevo.

la mia vita non e´stata piu´la stessa, prima nell´ordine dei valori e ora realmente.

chi sente la mia mancanza, ritiene sia qui perche´non ho trovato l´uomo giusto, io ritengo di essere qui grazie al non aver ancora trovato l´uomo per me, cosi´ho potuto realizzare il mio sogno di bambina e nulla esclude che ora sia pronta anche per l´amore.
la maggior parte delle persone che manifesta invidia o ammirazione per la mia scelta ha una famiglia: tutto non si puo´avere, io attualmente no, ma forse questo paese mi regalera´anche semplicemente un surrogato, qui i single possono adottare...

la mia mansione e´gestire la comunicazione dell´associazione, ma vedere bimbi meravigliosi e sorridenti, nonostante tutto, all´uscita e all´entrata dell´edificio che ospita ufficio e scuola materna, mi nutre lo spirito!

pensavo di non volermi occupare dei bambini, perche´non sono competente, non avendo alcuna nozione di pedagogia, invece ho visto la tristezza immutabile nei loro sguardi, ho visto la poverta´, il degrado, la miseria, ho saputo che alcuni subiscono violenze domestiche, dai vicini di casa, dai patrigni e ripropongono le stesse movenze con i compagni di asilo, allora ho saputo che non mi occupo di loro perche´so che non reggerei a tanto, per vilta´e perche´invece voglio e fortemente voglio restare per dare il mio piccolo contributo sperando in un doveroso mondo migliore, dove sorridano le loro bocche e soprattutto i loro occhi!

prima notturna

venerdi ci siamo spinte a lapa, mitico quartiere nel centro, in stile coloniale/diroccato, di notte vive di locali, ognuno con un suo genere musicale, dalla samba, al hipi hopi (come si dice qui), raggae e ancora samba, come prescrive la religione locale.
folle umane che si muovono a ritmo, tra ambulanti che offrono tequila e baracchini per la caipirinha, con i ragazzotti carioca che approcciano chiedendo un bejio e poi proseguono richiamati da altre chimere, gran bolgia in pellegrinaggio danzante sino all´alba!

al rientro in favela ho scoperto l´identita´degli strumenti che fanno vibrare le pareti di casa, la via appia era sbarrata da un muro di amplificatori, lungo otto metri e alto tre, dietro al quale tutta la bella gioventu´danzava instancabile il turpiloquio del funcky locale.

ma questa volta ero stata piu´scaltra, se pur in altro quartiere e con altri ritmi, ero stata una di loro, cosi´da giungere tanto esausta e farmi cogliere da morfeo...

domenica 15 febbraio 2009

lo zampe si e´offerto di ricollocarmi con rapide lezioni di: Search Engine Optimisation, Brand Positioning, Brand Awareness

la scorsa settimana e´iniziata con un´amara riflessione: rio mi vede mal posizionata (come direbbero le mie amiche esperte di marketing) infatti, in quanto italiana, i miei conterranei - avendo solcato diecimila km di cielo per le bellezze locali - non mi calcolano!

i brasiliani mi scambiano per una di loro, sinche´non parlo, ma poiche´non provano neanche a rivolgermi la parola, non posso esibire il mio fascino italian style e cosi´vivo nella terra di mezzo che lo scorso we ad ipanema mi ha consentito di avvicinare un gruppo di stranieri con diverse provenienze dal mondo, tutti a rio per lavoro in aziende petrolifere e affini, super coccolati, con una visione edulcorata della cartolina che vedono dai loro terrazzi in abitazione agiate! da quando ho scoperto questo mondo parallelo, con sfregio alla favela, ho abbandonato lo studio del brasiliano, per perfezionare l´inglese :-)

nel frattempo due ragazze romane sono venute a far visita all´associazione, innamorandosi della favela, della musica, della folla in moto perpetuo, dei cibi esotici in vendita ad ogni angolo, della vista di rio che si gode dall´alto!

il che mi ha offerto l´occasione di uscire la sera scoprendo la vita notturna che improvvisamente si anima di apparizioni cinematografiche: stavamo terminando di cenare tra chiacchiere innocue ed un suv nero si e´fermato scaricando giovani armati di enormi pistole cromate, posizionate in vita, piu´la sentinella con un mitra gigante a tracolla che lo sovrastava, catene d´oro grandi come il mio lucchetto per la vespa: nessuno ha battuto ciglio e il codice d´onore in vigore, garantisce che non venga torto un capello, se non durante le guerre di supremazia per il narcotraffico.

ma sinceramente vedere tante armi, impressiona e inquieta e vederle su dei ragazzi giovani con gli sguardi da duri ma anche con tutte le sane voglie della loro genarazione (ballare, frequentare ragazze) intristisce, perche´proprio per il turnover nel dominio locale, sicuramente stabilito da qualcuno piu´potente e fuori da questo contesto - hanno tutti un´aspettativa di vita molto bassa, raramente superano i 25 anni - e´come se avessero una data di scadenza scritta in volto. allora le loro armi, i loro sguardi di sfida mi incupiscono e penso, a maggior ragione, di essere qui a fare qualcosa di utile: a far si che gli uomini di domani crescano, invecchino e muoiano di cause naturali.

mercoledì 4 febbraio 2009

ode a bori, tarri, tamarri, angeli, babbi natale

la via appia ( questo l´ambizioso nome della via di principale accesso alla favela) ha avuto un sussulto quando sono apparsi un gruppo di sei romani bori de´cristo, insieme paiono dei teppisti piu´ pericolosi dei narcotrafficanti della favela: tutti rapati a zero, tutti in canotta, tutti muscolosi, tutti tatuati...invece... sono dei cuori di panna partiti da roma - monte mario - carichi come babbo natale di vestitini rosa azzurri, calzini, mutandine colorate, scarpine n 25/26, etc.! abbiamo gia´suddiviso il carico rifacendo il guardaroba per 2 famiglie, rispettivamente con 3 e 4 figli, mai + badare alle apparenze! ewwiwa me che i tarri li ho sempre sponsorizzati :-) e la storia mi da ragione!

domenica 1 febbraio 2009

fine settimana a rio

se il brasile e´musica, rio la capitale, la favela il tempio! dunque il we balli, danze, party! ovunque, dalle strade ai locali improvvisati, ininterrotamente sino all´alba ad un volume incurante del concetto d´inquinamento acustico.
tradotto: ho dormito con la casa in vibrazione a ritmo funcky/rap, facendo rimbombare all´unisono la trombetta di eustacchio con il battito del mio cuore, come avere una discoteca che scorre nelle vene!

il mattino - dopo un´estate insolita, da novembre: pioggia, nuvolo e ancora pioggia - finalmente fa la sua prepotente apparizione un sole caldo e accecante, i termometri schizzano a 40 gradi.
fortunatamente e´il fine settimana, fortunatamente e´ festa: qui i preparativi per il carnevale (21 -24 febbraio) iniziano con il largo anticipo che l´anima carioca esige, con soluzione di continuita´dal recente capodanno.

destinazione spiaggia: posto 9 ipanema, quello reso celebre dal locale che ha dato il titolo alla canzone ´´garota de ipanema´´.

una distesa di ombrelloni, sedie e umani, tutti tonici, unti, aitanti e sportivi, e´la vista che mi accoglie.
in questo contesto indossare un costume brasiliano richiede non solo un atto di coraggio, ma anche notevole autostima.
innanzitutto, per coprire il copribile, per via del pudore ereditato dal retaggio culturale cattolico, l´unica taglia possibile e´la grande - leggesi grangi! sigh!

perche´ fosse reso possibile, mi sono dovuta sotttoporre ad una ceretta brasiliana, praticamente un rito religioso, in cui il diavolo e´interpretato dai peli, pertanto non sono stati fatti prigionieri! tutti estirpati, ovunque, anche dove non sapevo di averne e, per il pudore di cui prima, non entrero´nei dettagli...!

a questo punto inizia la fatica, impossibile riposare per le mille sollecitazioni cui i sensi tutti, vengono sottoposti: dagli sportivoni che fanno sfoggio dei loro fisicacci al susseguirsi di venditori ambulanti di ogni bene primario e non, dai costumi agli occhiali da sole con tutti gli accessori del caso, passando per gamberetti, ananas, formaggio grigliato, biscotti globo (prodotto esclusivo locale), bibite (da quelle energetiche ai super alcolici), incensi, insomma si potrebbe venire nudi e andar via vestiti di tutto punto, ma anche satolli come se si fosse stati ad un party!

tra un bagno, una doccia, uno spuntino, un po´di shopping, inaspettatamente sopraggiunge il tramonto e, con gran sollievo, domani si torna al lavoro ;-)