lunedì 16 febbraio 2009

prima notturna

venerdi ci siamo spinte a lapa, mitico quartiere nel centro, in stile coloniale/diroccato, di notte vive di locali, ognuno con un suo genere musicale, dalla samba, al hipi hopi (come si dice qui), raggae e ancora samba, come prescrive la religione locale.
folle umane che si muovono a ritmo, tra ambulanti che offrono tequila e baracchini per la caipirinha, con i ragazzotti carioca che approcciano chiedendo un bejio e poi proseguono richiamati da altre chimere, gran bolgia in pellegrinaggio danzante sino all´alba!

al rientro in favela ho scoperto l´identita´degli strumenti che fanno vibrare le pareti di casa, la via appia era sbarrata da un muro di amplificatori, lungo otto metri e alto tre, dietro al quale tutta la bella gioventu´danzava instancabile il turpiloquio del funcky locale.

ma questa volta ero stata piu´scaltra, se pur in altro quartiere e con altri ritmi, ero stata una di loro, cosi´da giungere tanto esausta e farmi cogliere da morfeo...

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